L'elastosonografia è in grado di individuare ad esempio noduli maggiormente sospetti per malignità.
Tuttavia è giusto sottolineare che questa tecnica non può sostituirsi completamente ad altri test diagnostici (es. mammografia, ago-aspirato, ecc), ma affianca il medico ecografista nel delicato compito decisionale circa l'eventuale successivo iter diagnostico da adottare.
Rappresentano un limite per un corretto utilizzo dell'elastosonografia la profondità del tessuto da esaminare, ad esempio nei pazienti obesi e, in campo prettamente senologico, la presenza di protesi mammarie.
Presso lo studio di ecografia di Campobasso, egregiamente diretto dalla Dott.ssa Giuseppina D'Intino, si esegue sia l'innovativa metodica dell'elastosonografia sia l'ecocolordoppler, fornendo ai pazienti un servizio di diagnostica strumentale sempre preciso e puntuale.